Pfefferer Sun, Blend di bianchi, Colterenzio.
Questa nota cantina altoatesina ha lanciato nel 1979 il primo “Pfefferer”, quello con l’etichetta verde. Un vino da uve Moscato Giallo perfetto per gli aperitivi. Sulla medesima lunghezza d’onda dopo qualche anno è arrivato il “Pfefferer Pink”, etichetta rosa, vitigni vari, estivo e disimpegnato. Da pochi mesi ecco il lancio del terzo vino che compone questa gamma, il “Pfefferer Sun” composto da uve Chardonnay, Pinot Bianco e Sauvignon. Consiglio d’uso sempre molto “leggero” ma questa volta sfizioso (il vino è moderatamente aromatico) come antipasti speziati e pesce. Il nome del vino (e della linea, a questo punto) significa “pepato” in tedesco (da pfeffer, pepe). L’etichetta, piacevole, scorrevole, moderna, si arricchisce, in basso a destra, di un bollino che sottolinea la “limited edition”, artificio commerciale che ormai sempre più spesso le aziende vinicole adottano per generare maggiore interesse (e probabilmente per avere la scusa per aumentare un po’ il prezzo). Il riferimento all’edizione limitata “sporca” la linearità dell’etichetta ma aggiunge una sorta di glamour consumistico. In generale si tratta di una famiglia di etichette ben riuscita, che riesce a distinguersi molto bene a scaffale. Con personalità ed eleganza.