Questa giovane azienda vitivinicola di Novello, in provincia di Cuneo (che si chiama Merenda Sinoira, proprio così), ha scelto come logo un “cancelletto”, cioè quel simbolo a tratti incrociati che si usa per gli hashtag (parola inglese formata da “hash”, cancelletto, e “tag”, etichetta) o come comando di particolari funzioni per lo smartphone. Siamo ormai abituati a vedere questa simbologia, risulta a tutti come qualcosa di famigliare. Forse l’intento dell’azienda era quello di apparire moderni nella comunicazione. L’etichetta, governata unicamente da questo segno (più il nome del vino, naturalmente), risulta un po’ sterile. Comunque si fa notare. Diciamo che riesce a bucare lo scaffale. Per quanto riguarda il nome di questo vino (un Nebbiolo in purezza), vediamo cosa scrive il produttore nel proprio sito internet: “Sapèl è un termine del dialetto piemontese che indica l'ingresso al vigneto, all'appezzamento di terra di proprietà. Abbiamo scelto questo nome per il nostro primo vino, in quanto per noi rappresenta l'ingresso in prima persona nel panorama enologico”. La parte creativa di questa etichetta molto spartana, risulta essere la trama grafica che compone il simbolo #, praticamente l’impronta digitale di un polpastrello. Probabilmente a significare che nel prodotto si trova la mano dell’uomo oltre al contributo essenziale della natura. Un packaging insolito per la zona rurale di origine, che si differenzia con intelligenza. P.S.: la “merenda sinoira” è il tipico spuntino piemontese che si tiene verso il tramonto.