Domenica, Pinot Grigio, Mezzacorona.
Si tratta di una delle più note e grandi cantine italiane, Mezzacorona, che vanta un bel nome, oltre che fatturati astronomici. E stiamo anche parlando di un vitigno che ha fatto categoria a sé, con vendite stratosferiche soprattutto negli Stati Uniti. Tant’è che l’azienda ha pensato bene, per questo vino, di creare un sito internet ad-hoc, con il suffisso domenica.wine. Bello ed evocativo il nome del vino: “Domenica”. Si dà per scontato che anche all’estero la pronuncia e il significato di questo nome possano essere compresi formulato così, in italiano. L’etichetta è davvero ben progettata: caratteri di scrittura ricercati, particolari in oro, eleganza formale ma non troppo essenziale. Al centro vediamo un disegno di un costone roccioso, tipico della zona di provenienza della doc (Trentino, piana Rotaliana e dintorni), e poi una serie di parole, “stratificate” dall’alto in basso, che connotano una ricerca concettuale e verbale di tutto rispetto. In alto leggiamo una precisazione che di solito viene relegata nello storytelling e quasi mai evidenziata in etichetta: “Hand Picked”, cioè vendemmiata (raccolta) a mano (l’uva). Poi nome del vino, nome del vitigno e della doc, e in basso, sopra al logo aziendale “est. 1904” per “established” cioè “fondata”. Sotto al logo leggiamo un’altra precisazione tecnica che però può essere efficace in termini di comunicazione (soprattutto negli ultimi anni): “Sustainable Estate”, cioè un riferimento alla benedetta sostenibilità. Nel complesso una bella etichetta che concettualmente non lascia nulla al caso. Sette più.