Ecco uno dei tanti progetti “pilotati” da una donna vignaiola, che negli ultimi anni hanno preso piede nell’Italia del vino. Chiara Condello è una giovane produttrice che ha posto la propria sede e i vigneti a Predappio, in frazione Fiumana. La produzione è incentrata sul Sangiovese (di Romagna), con la modalità biologica nel massimo rispetto dell’ambiente e delle tradizioni. I vino si chiama “Le Lucciole” e viene vestito ad ogni annata con una illustrazione diversa. Differente il packaging ma unico il concetto che Chiara esprime in questo modo: “Perché mi accorgo di essere felice solo adesso, guardando le lucciole?” e ancora sulla filosofia che contraddistingue l’azienda: “Nei miei vini ricerco l’espressione autentica della mia terra, della sua storia, della sua anima. Immagino un vino di luce, libero da tutti gli artefici dai quali è stato troppo spesso appesantito. Per questo ho scelto di lavorare in modo semplice, seguendo i dettami di una viticoltura biologica e di una gestione artigianale della cantina”. Le illustrazioni in etichetta (abbiamo scelto questa, dove le stelle brillano come lucciole) hanno uno stile informale, immediato, moderno, sognante. In quella che qui abbiamo riportato, una piccola figura umana, in basso a destra, osserva l’immensità del cielo cosparsa di astri luminosi. La scritta “Le Lucciole”, in basso a sinistra, è poco leggibile ma poetica. La comunicazione e la valorizzazione del prodotto vengono affidate in modo particolare al nome e cognome della proprietaria, in una tipica matrice di marketing che privilegia il “metterci la faccia”. E sembra che possa funzionare.