L’azienda ri-fondata da Flavio Rossetto sulla base degli insegnamenti del nonno, ha deciso di chiamare i propri 4 vini Fabula n.1, n.2, n.3 e n.4. Il sito internet è in pratica un racconto fondato su argomenti fiabeschi così come il commento ad ognuna delle 4 etichette, sorprendenti, realizzate da un’artista della zona (Monferrato alessandrino). Le etichette sono tutte belle e molto fantasiose, abbiamo preso in esame quella del Nebbiolo che si presenta con un’inquietante occhio che ci osserva dall’interno di un melograno (con tutte le valenze apotropaiche di questo magico frutto rosso invernale) e, in alto, una mano che regge un pesce, con un simbolismo da massoneria. Il curioso artefatto attira l’attenzione, non c’è dubbio. Questa favola viene così, in breve, raccontata, nel sito internet del produttore: “Una biscia dona tre poteri ad una giovane ragazza che non si spaventa al suo cospetto: il primo è la capacità di piangere lacrime di color argento, il secondo di far piovere semi di melograno dalla testa e il terzo, il più importante, bere ogni volta che volesse un calice del Nebbiolo Doc di Rossetto”. In effetti, guardando bene, tra il fogliame che circonda il melograno, si vede una biscia (se non bastasse l’inquietudine generata degli altri elementi). Nella parte bassa dell’illustrazione vediamo un pendente che sembra una perla. Ancora più sotto, alla base del packaging, in nero su sfondo oro e quindi poco leggibile, il nome dell’azienda. Non c’è dubbio che questa etichetta possa farsi notare. E questo è, almeno in parte, risolutivo.