Molta sintesi e anche tanta originalità nell’etichetta di questo “orange” che viene dall’Oregon (Usa). A dire il vero i suoi produttori lo qualificano come un “orange-rosé”, stabilendo una peculiarità aggiuntiva (forse davvero unica al mondo) a quanto già di sorprendente si può trovare in questo prodotto. Ecco come viene definito questo vino, dall’azienda produttrice (nata nel 2011 ad opera di Ksenija e John House), nel suo retro-etichetta: “Big Salt ‘Orange Rosé’ is a dry wine that captures the feeling of a sunset at the beach - vibrant colors rising with the perfume of the salty air. The wine is blended from white varieties that are fermented on their skins, which impart colors and flavors that range from hibiscus to tangerine. The combination of orange and rosé wine adds diversity of aromatics and texture, while creating a flavour profile that tastes similar to how the wine looks. Salud!”. Veniamo al nome e alla grafica, molto semplici ma anche molto impattanti: “Big Salt” sa di titolo di film americani, e sottolinea certamente la salinità del vino. La grafica evidenzia colori da tramonto sullo sfondo di un’onda stilizzata che fa molto estate e battigia (la cresta dell’onda potrebbe sembrare anche la pinna di un pescecane, ma questo aggiunge opportunamente tensione alla comunicazione).