Antich, Vermouth.
Chissà se è proprio vero che questo è il “primo vermouth di Barcellona”. Sarà stato il primo in ordine temporale (1850) oppure “il primo” viene inteso come leader delle vendite? Non sappiamo, ma potrebbe essere un valido equivoco di marketing. Etichetta dagli stilemi antichi, e come negarlo se questo prodotto, per di più, si chiama “Antich”? A prima vista tutto è collegato (il riferimento all’antichità, alla tradizione, alla storia). Poi leggendo bene si scopre che il nome è dovuto al fondatore dell’azienda, Anton Antich. Anche in questo caso l’equivoco è dietro l’angolo. Quello che importa è che questa, nel suo genere, è una bella etichetta. Studiata nei minimi particolari. Possiamo accennarne qualcuno: in alto vediamo uno stemma con una grande “A”, logo dell’impresa; sotto al nome (cognome del fondatore) viene evidenziato che la Casa è stata fondata nel lontano 1850 (ottimo), nella cornice arabescata, in basso a sinistra, scorgiamo un grappolo d’uva (il Vermouth o Vermut è un vino liquoroso, per cui c’entra sempre l’uva, di base). In basso nella parte argentata del packaging vediamo la riproduzione della firma autografa del fondatore poco sopra alla precisazione “Vermouth Original”. E infine tre tranquillizzanti parole: Bio - Organic - Eco (per chi fosse duro d’orecchi). Nel complesso un bel lavoro di precisione che unisce una ricerca concettuale di marketing con la sua effettiva manifestazione in etichetta. L’allure di Barcellona fa il resto.