Un Refosco Diabolico ma Anche Simpatico

Ronc dal Diaul, Refosco (dal Peduncolo Rosso).

Attorno al nome di questo produttore (che diventa anche nome di linea per una serie di vini) si avviluppa una leggenda locale. Inizia tutto dal Ponte del Diavolo (Puìnt dal Diàul in dialetto) di Cividale del Friuli, e inizia tutto nel lontano 1442! Il ponte, che attraversa il fiume Natisone, è diventato un simbolo di quella zona. Narra le leggenda che gli abitanti del luogo, per facilitare la costruzione del ponte (alto oltre 22 metri e che presenta una ardita architettura che poggia su un grande masso al centro del fiume) si rivolsero al Diavolo che chiese in cambio di poter prendere l’anima del primo essere vivente che avesse attraversato quel ponte. Gli abitanti del paese fecero transitare un maiale e così ingannarono il Diavolo. L’azienda produttrice di questo vino stabilisce i propri vigneti proprio nei pressi del ponte e per questo decide di chiamarsi “Ronc del Diaul” laddove “ronc”, in dialetto friulano è la sommità collinare meglio esposta del vigneto. In etichetta, sotto al nome scritto con un carattere medievale, troviamo un mascherone diabolico che incute terrore ma al tempo stesso fa anche simpatia: una specie di maschera carnevalesca. La spigolosa etichetta può contare su una carta di fondo spessa al tatto e su inchiostri in rilievo. Alla base l’annata e il nome del vitigno. Nel complesso il packaging frontale attira l’attenzione e può vantare quindi un’ottima memorabilità.