Cerbero, Falerno del Massico, Chimera Vini.
Una nuova e al tempo stesso antica etichetta veste il Falerno del Massico (vitigni Aglianico e Piedirosso) dell'Azienda Chimera Vini di Sessa Aurunca (Caserta). La raffigurazione in primo piano, la medesima dalla quale viene "estratto" il logo aziendale (che a dire il vero è piuttosto enigmatico se non spiegato), rappresenta un mosaico di antiche origini (probabilmente Roma Antica). Il produttore nel proprio blog, parlando di questa etichetta dice: "Il concept nasce dalla riflessione sul fatto che il Falerno è uno dei vini più antichi d’Italia, e ci giunge prezioso dal passato, nella sua unicità di sapore, profumo e colore. Volevamo accostarlo visivamente, quindi, a qualcos’altro che ci giunge di prezioso dall’antichità. La scelta è caduta su un mosaico; tipico reperto, che spesso viene ritenuto tra i Reperti di Gran Pregio. La mission dell’etichetta vuole essere proprio questa: comunicare al consumatore il fatto di avere tra le mani, qualcosa di unico e prezioso". Il concetto è chiaro: antico per antico, storia e quindi tradizione. Sia pure nella modernità delle tecnologie attuali nel produrre vino. Il principio è corretto: dal passato a oggi, portandosi dietro sapienza e competenza. Per quanto riguarda il nome, Cerbero, dice Wikipedia che "è entrato nella lingua italiana per esprimere, per antonomasia e spesso ironicamente, un guardiano arcigno e difficile da superare". In pratica Cerbero è un mostro canino a tre teste che sta a guardia dell'ingresso degli inferi. Si immagina invece che degustando questo vino si possa accedere metaforicamente al paradiso!