Pivot, Cesanese-Merlot-Cabernet, Az. Agr. L'Olivella.
Dal punto di vista grafico questa etichetta appartiene al "gruppo" del packaging-estremo. D'accordo con la semplicità, chiave di saggezza e di buona comunicazione, ma qui siamo al semplicistico: fondo nero, scritta "a gessetto" in bianco, una cornice quadrata (almeno quella) e poi stop. Diciamo che quello che non torna è la scelta del carattere di scrittura, la sobrietà del resto potrebbe anche starci. L'effetto lavagna non giova alla leggibilità e non è elegante. Ma passiamo al nome, "Pivot", di chiara origine sportiva. Riferendosi infatti al mondo della pallacanestro Wikipedia dice: "Il centro (in inglese center) o pivot ("perno" della squadra) è uno dei ruoli standard". Oppure, se vogliamo spaziare in altri significati: "Il termine "Pivot" è un passo di danza di tecnica jazz/modern. Si esegue un passo avanti, si gira e si compie un altro passo indietro. Distinguiamo il pivot simple, pivot step, pivot turn". Già più "poetico". Ma il problema del nome Pivot non sta (solo) in uno dei suoi significati possibili, il fatto è che Pivot somiglia molto a Pinot e siccome si legge male, potrebbe essere frainteso. Ma questo vino non è composto dal alcun vitigno della famiglia dei Pinot: la svista ci sembra svantaggiosa.