Coll'Amato, Sangiovese-Cabernet-Merlot, Belisario.
Andar per colli (ma non quelli famosi della nebbia piovigginosa che sale) con l'amato o l'amato colle di tradizioni lontane? Come lo si giri, questo poetico nome assegnato a un rosso marchigiano trasmette sensazioni suadenti e "morbide", poetiche e romantiche, grazie anche ad una fonetica dominata dalle "o", dalle "elle" e da una "emme". La parola "amore" (e tutte le sue derivazioni), inoltre, fa scattare subito reminiscenze d'affetti e facilita il compito della comunicazione in etichetta. Chissà quindi se il produttore intendesse alludere a un colle antico, amato da tutti, nel territorio vitato, oppure a romantiche passeggiate al tramonto in compagnia della persona diletta. In ogni caso, nonostante appartenga alla categoria dei nomi composti, forma un bell'insieme, con sonorità confortevoli e significati incisivi. Purché nessuno legga e intenda in primis "colla", perché le unioni amorose troppo forzate, magari da elementi di interesse o da fattori "esterni", non donano la gioia nemmeno con l'aiuto di un bicchiere di vino.