Che dire di questo "Bocia Rosso"? Vediamo: "bocia" in veneto significa, bambino, ragazzetto, giovane, quindi si cerca di esprimere il concetto di "vino giovane" (insomma una specie di Vino Novello) adatto a un consumo "18-25". Nel sito del produttore si invita al consumo "con piatti tradizionali come pasta e carne, pesce e verdure. Ottimo come aperitivo per accompagnare stuzzichini e spuntini". Insomma, un consumo globale, a tutto campo. Così il lato commerciale è coperto, almeno si spera. Ma veniamo all'etichetta, analisi interessante da fare. Si nota subito la cromìa rosso fuoco e subito dopo due occhi bianchi che sbucano dal buio. Certo attenzionali, in parte anche inquietanti. Ma l'attenzione la conquista. Sono gli occhi di una donna, vista la folta chioma soprastante (infuocata). Il design dell'etichetta sembra dividersi in due parti: sopra, con temi molto "moderni", dalla grafica emancipata, sotto le solite cornici un po' datate con nome del vino e del produttore (a proposito il nome del produttore è da notare: Ornella Bellia, non è un errore, anche se d'acchito si è portati a leggere "Ornella Bella", quale che sia la donna dalla folta chioma). Molto particolare, e coordinata con il resto, la capsula. Intrigante. Si fa anche notare, sul collo della bottiglia, una dicitura "tattica" (cioè in riferimento ad una attività promozionale "mordi e fuggi") che recita "griglie roventi" sotto a un cappello da cuoco stilizzato. Insomma, ci sono particolari interessanti, buone idee, in mezzo a qualche dubbio concettuale. Un'insalata che probabilmente poteva essere ricettata meglio.