Bianc 'd Bianc, Alta Langa Brut, Cocchi.
In una invasione di nomi francesi che ancora popolano la mente e di fatto le etichette di molti vini della "Savoia", ecco un esempio di virtù italiana, quanto meno di orgoglio piemontese, che porta il noto produttore Cocchi a chiamare "Bianc 'd Bianc" il proprio spumante brut (Alta Langa Docg, millesimato). Certo il vitigno e il metodo sono francesi, ma l'uva e i vigneti, soprattutto la terra, sono italiani. Ed è italiana l'azienda e i suoi prodotti. Ecco quindi che il piemontese (dialetto) scalza il francese trasformando l'inflazionato Blanc de Blanc degli Champagne in una terminologia più "terrestre", ma non meno evocativa di ottima qualità. Il nome infatti esprime purezza, selezione, cura. Il design in etichetta completa il "messaggio" trasmettendo pregio, eleganza, competenza. Grafica moderna, nella scelta dei caratteri di scrittura e nell'impaginazione, ma con due "citazioni" antiche che male non fanno, bene integrate nel complesso: lo stemma aziendale sul fondo e la firma del fondatore in corsivo alla base. Si può parlare di un ottimo lavoro di comunicazione che l'azienda integra e sostiene con un marketing spumeggiante a vari livelli e su molte piattaforme social.