Vigne Alte, Trebbiano, Vinica.
Nella new-wave del design minimalista che sta invadendo la comunicazione aziendale di questi ultimi anni, si colloca l'etichetta, molto essenziale, che vediamo qui a sinistra. È il Trebbiano di un produttore molisano che coltiva anche ortaggi e verdure biologiche in una estensione di 220 ettari nella provincia di Campobasso. Tornando al vino e a questo packaging in modo particolare, possiamo notare la sintesi visiva dei vari elementi: due gruppi di montagne sullo sfondo (alcune vigne si trovano oltre i 600 metri di altitudine), rappresentate da tratti rastremati, poche linee in nero e giallo, con la presenza di un omino che osserva lontano, riparandosi gli occhi dal sole.
Il nome del vino è chiaro, "Vigne Alte": fornisce una indicazione inequivocabile su quello che l'azienda vuole esprimere. Un primato qualitativo rappresentato anche dalla coltivazione della vite in altura. Anche il logo aziendale, in alto, insegue uno stile conciso e sintetico. Alcuni esili (forse troppo poco evidenti) segni grafici, rappresentano, crediamo, le trame dei terreni delle varie coltivazioni, viste dall'alto. Anche i caratteri di scrittura di questa etichetta sono "asciutti" e filanti. Confermando l'adozione di uno stile molto intimista, quasi segnaletico. Anche altri vini dell'azienda, ad esempio un Sauvignon e un Riesling, presentano il medesimo design, ma con qualche concessione in più all'emozione, quindi con chiome d'albero colorate, a forma di cuore (o almeno questo sembra). E sempre con la presenza "umana" di un omino solitario.