Inebriante, Sangiovese Rosato, Inserrata.
Le etichette di questo produttore toscano che opera in totale regime biologico e che si chiama "Inserrata" (dalla zona boschiva dove si trova l'azienda, La Serra, a San Miniato, in provincia di Pisa) sono tre, tutte uguali, caratterizzate cioè della medesima illustrazione, un viso di donna. Hanno logicamente nomi diversi: "Inebriante" per il rosato da Sangiovese, "Intrigo" per lo Chardonnay e "Insieme" per il Merlot. Tra questi tre abbiamo scelto il rosato da Sangiovese perché la bottiglia risulta originale anche per forma e composizione cromatica, molto femminile nella sua complessiva formulazione. Complice anche la capsula rosa.
L'etichetta colpisce perché praticamente viene occupata a tutto spazio da un viso lentigginoso, di ottima resa artistica, anche grazie a macchie di colore che in particolare mettono in evidenza occhi e bocca della figura ritratta. L'illustrazione, che sembrerebbe acquarellata, è opera dell'artista Alexandra Coe e rappresenta certo un'eccezione nel mondo del packaging del vino: si tratta di un vero e proprio "quadro su bottiglia", dove il lato artistico, creativo, manuale, prevale su quello tecnico e grafico di impaginazione. Arte e vino ancora una volta compiono percorsi comunicativi andando a braccetto, con ottimi risultati. Inebrianti come il vino, probabilmente.