Quaràs, Chardonnay, Corvée.
Originale la scelta di questo nome (Corvèe, il marchio aziendale) che originalissimo, in termini assoluti, non è, essendo parola nota presa dal vocabolario francese ma utilizzata in tutto il mondo. Vediamo innanzitutto cosa spiega il produttore nel proprio sito web: "Corvée è un termine francese utilizzato nelle società feudali per indicare un tipo di prestazione di lavoro del vassallo o schiavo al proprio signore tramite giornate di lavoro gratuito solitamente destinate alla coltivazione delle terre padronali. Gli oltre 400 km di terrazze di muri a secco di porfido realizzate nei secoli dai vassalli della Valle di Cembra hanno consentito di salvare un patrimonio singolare che conduce dai 250 metri di Mosana fino ai 1000 metri circa di Faver. All’interno di queste splendide logge si trovano anche i 14 ettari delle vigne dei soci che hanno dato vita a Corvée, un progetto di sostenibilità in una doc, quella del Trentino, con potenzialità ancora inespresse". Originale anche l'etichetta, aggiungiamo noi. Bella la grafica, minimalista ma di buona focalizzazione ottica. I sassi dei muretti a secco sopra descritti, raffigurati nella parte bassa, chiudono il cerchio semantico del packaging. P.S.: Quaràs (nome del vino) è il capitano francese che guidò le truppe napoleoniche durante l’assalto al castello di Segonzano nel novembre 1796.