Granchi in Val di Suga (Strano ma Vero)

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Val di Suga, Brunello di Montalcino, Poggio al Granchio,

Due elementi di curiosità in questa etichetta: la descrizione, quasi una storia, sul fronte etichetta, delle caratteristiche climatiche della zona dove sono coltivate le viti di Sangiovese (stiamo infatti parlando di un Brunello di Montalcino). E poi il nome dell'azienda: Poggio al Granchio. Iniziamo da quest'ultimo riportando la spiegazione che il produttore ha collocato nel proprio sito web: "...il nome deriva da un piccolissimo stagno al centro della proprietà, sotto un imponente leccio, dove si trovano al suo interno dei simpatici e vispi granchi di acqua dolce". Certo non ci si aspetta una specie come il granchio sulle colline ilcinesi. Se non, appunto, precisando che si tratta di quelli di acqua dolce. Si poteva pensare, senza una adeguata spiegazione, a qualche sedimento marino nel terreno. Anche "Val di Suga" che in questo caso si erge a nome del vino (a quanto pare) risulta strana come nomenclatura, eppure " è una valle stretta sulla dorsale sud-est di Montalcino che scende in direzione di Sant’Antimo". Veniamo alla spiegazione "climatica": "Da uve baciate dal sole mattutino...", benissimo. Poi "...che ricevono il fresco soffio benefico e vitale del Monte Amiata". Il cerchio è chiuso (anche graficamente). Caldo e fresco. Beneficio vero per la vite e i suoi frutti. Da notare, oltre alla particolareggiata illustrazione al tratto, al centro dell'etichetta, anche la bussola in alto a sinistra: in evidenza i due punti cardinali Sud ed Est, ad indicare l'esatta esposizione dei colli vitati di questo Brunello.