Pian del Ciampolo, Sangiovese e Canaiolo, Montevertine.
Riprendendo il titolo che abbiamo attribuito a questo post: se questa è un'etichetta allora tutti i designer del mondo possono dismettere la loro attività da questo momento. Possono andare in pensione. E' chiaramente una battuta, una provocazione, la nostra, di fronte al packaging di questa bottiglia di vino che viene prodotto da una nota e stimata casa vinicola toscana che opera in Radda in Chianti. Si tratta della medesima azienda che produce anche il pluripremiato "Le Pergole Torte". Il vino che mostriamo qui nelle due foto inserite nell'articolo è un "basso di gamma" (per quanto "basso" si possa definire uno qualsiasi dei vini di Montevertine), composto da Sangiovese e Canaiolo (a quanto sembra, in alcune annate, anche da Colorino).
Lascia molto perplessi l'etichetta, laddove invece quella del top di gamma Le Pergole Torte ha la propria personalità e distintività sul mercato. L'etichetta di questo "Pian del Ciampolo" è davvero "tipografica". Insomma, con tutto il rispetto per l'artigianale (una volta) arte della tipografia, potrebbe everla composta un bimbo, forse il figlio del tipografo di un piccolo paese. Caratteri normalissimi, impaginazione centrata, nessuna concessione a soluzioni creative o emozionali. Una cornice, un piccolo stemma, il resto sono parole. Certo, qualcuno dirà che a parlare in questo caso non è l'etichetta bensì il vino. D'accordo: grande passione, grande dedizione, grande qualità. Ma un piccolo sforzo per rendere gradevole anche l'etichetta non lo potremmo fare?