'Ekwo, Pecorino, Tenuta Terraviva.
Questa etichetta si può tranquillamente definire come una "copy-label". Una etichetta, insomma, che è "tutta nome". Nella sua soluzione grafica, nell'ergonomia, molto semplice, del packaging, praticamente emerge solo il nome del vino. Andiamo con ordine: l'azienda è in regime biologico e si trova in provincia di Teramo. Produce molte tipologie di vino principalmente con vitigni autoctoni. Bello il nome della proprietà: Tenuta Terraviva. Nel sito del produttore si allude al "tenere viva la terra" affinché essa restituisca buoni frutti. Un concetto pregnante e valorizzante. Tornando all'etichetta, questa dell'Abruzzo Pecorino Doc, vediamo subito che il nome del vino è protagonista assoluto, 'Ekwo. Il significato? Non facile da trovare: la rete dice che si tratta di "equino" in lingua antica indoeuropea. A questo proposito viene citato anche il termine sanscrito "acvah". In pratica il "cavallo" dei giorni nostri è foneticamente affine, accomunabile al latino "caballus". E si potrebbe proseguire citando il serbo antico "kobyla" e via dicendo. Di fatto l'equino con il percorino (il vino) c'entra solo per la rima. Forse in vigna utilizzano ancora il cavallo da tiro per il lavori agronomici? Forse i titolari dell'azienda hanno passione per i cavalli. Non sappiamo. Fatto sta che si tratta di un cavallo, sia pure semanticamente nascosto. Ultima notazione: non abbiamo capito il perché di quell'accento o apostrofo che precede il nome stesso. Forse questioni di registrabilità.