Senza Compromesso, Rosato Piemonte, Wongraven (Luca Roagna).
Strana coalizione quella tra Luca Roagna (dell’omonima nota famiglia che produce vini eccelsi nelle Langhe) e il leader del gruppo black metal norvegese Sigurd Wongraven (il gruppo, per chi volesse cimentarsi in un ascolto dedicato si chiama Satyricon). Dopo i primi due vini con questa “etichetta”, un Barolo chiamato “Unione Nero” e un Langhe Rosso chiamato “Alleanza”, ecco il Rosato (100% da Nebbiolo) che si chiama “Senza Compromesso”. Le stranezze sono almeno due: il nome (cognome) norvegese in alto, a tutta grandezza, e la foto, nemmeno molto bella, di un casotto di campagna al centro. Il nome del vino, in basso, sotto le diciture burocratiche, “Senza Compromesso”, se vogliamo è il fattore più normale, e anche molto sfruttato, di questa proposta enologica. Sfruttato sia come semantica, sia come concetto. Non accettare compromessi nella produzione del vino (e nella gestione commerciale, è anche questo il caso dell’azienda qui recensita) dà valore in quanto enfatizza la “genuinità della verità”. In particolare si ha l’impressone che il concetto di non cedere a compromessi è stato applicato anche al design dell’etichetta, molto semplice, al limite del semplicistico. Nella sua normalità rimane nei binari di un elaborato accettabile, ma senza squilli di tromba (strumento, del resto, che probabilmente la band metal norvegese non contempla nelle proprie composizioni).