L’azienda prende il nome dal suo ideatore e fondatore, Luigi Valori, che nel 1996 inizia questa attività sulle Colline Teramane. Le etichette sono fortemente (e cromaticamente) caratterizzate da una serie di ombrelli in posizioni diverse, ma sostanzialmente simili. Dove sta l’intuizione? In quella piccola scritta tra la pioggia, in alto, sopra l’ombrello. Piovono lettere che compongono parole interessanti: “Chiamami quando piove”. Curioso nome, affermazione che attira l’attenzione. Ecco come la spiega il produttore nel proprio sito internet: “Del massimo rispetto per la viticoltura e l’agricoltura abbiamo fatto il nostro vessillo: Chiamami quando piove – cioè quando in vigna non si può lavorare – significa riscoprire la necessità di vivere e coltivare secondo natura, ma non rincorrendo ideali bucolici avulsi dalla realtà“, Bello, pratico, peculiare, sinergico. Questa frase diventa simbolo, oltre che nome vero e proprio, dell’azienda. Così interessante che a nostro modesto parere poteva essere “giocata” ancora meglio, con maggiore enfasi, cioè, in pratica, scrivendola più in grande, con un colore diverso, in evidenza. Piace questo stile scanzonato ma pratico, allegro, colorato ma “applicato” al territorio e alla attività di vignaiolo. Un modo di fare nomi che spiegano, indicano, valgono.