Giallo Paglia, Vermentino, il Drago e la Fornace.
Questo design ha ricevuto il premio “Etichetta dell’Anno 2017” del 21mo Concorso Internazionale Packaging di Vinitaly. Vediamo se, come e perché. Ecco la motivazione: “...la giuria presieduta dalla direttrice di Interni Gilda Bojardi ha premiato il design dell’etichetta del Vermentino Giallo Paglia per la sensibilità nel combinare, in modo nuovo ed efficace, creatività e rispetto per la tradizione”. E vediamo quindi le motivazioni di chi l’ha creata, Valentina Cresti di Archirivolto Design: “...volevo ottenere un’etichetta riconoscibile in mezzo ad altre mille, mettere un accento sulla freschezza sensoriale del prodotto: ecco quindi che delle gocce lucide irregolari, a ricordare le gocce di vino, prendono i colori dei fiori e dei frutti tropicali percepiti nella degustazione, intervallati dall’oro del sole che bagna la maremma toscana, da cui proviene questo vino”. Arrivando infine ai nostri commenti: il nome del vino non è originalissimo ma fornisce in ogni caso una connotazione. Il colore giallo-paglia attiene al vino, è linguaggio comprensibile e cita un elemento della natura che porta verso un mondo campestre. Qualche problema di leggibilità, in etichetta, per la parola “giallo”. I pallini colorati che puntinano e caratterizzano questo packaging sono piuttosto allegorici, ricordano i coriandoli, certo sono molto particolari, escono dalla tradizione, donano allegria, tolgono classicità, parlano di arte moderna, rinnegano una ruralità che, se totalmente inesistente, smarca in modo troppo evidente il prodotto dalla paternità toscana. Nel complesso un ottimo esperimento di grafica. Chi osa vince. Quasi sempre.