Cognomi Nobili ed Evitabili

Erminia Segalla, Chardonnay, Pisoni.

Questa azienda trentina, nota per la produzione di grappe, si distingue anche nelle bollicine “di montagna”. La qualità dei vini è elevata, non tanto quella del packaging-design. Veniamo quindi ad analizzare la veste del top di gamma, uno spumante da Chardonnay in purezza, che rimane sui lieviti per ben 80 mesi (da notare, in cantine scavate nella roccia). Il nome del vino è un omaggio alla sposa (nel 1927) di uno dei fratelli della Famiglia Pisoni che dopo la prima guerra mondiale ho preso in mano le redini dell’azienda. Tale Erminia Segalla. È necessario dire subito che l’omaggio a una persona di famiglia è ammirevole, ma in questo caso, in particolare il cognome di questa donna, non è molto presentabile in termini semantici e di percezione verbale. Insomma, “Segalla” non conduce a qualcosa di suadente e significativo, bensì ad affinità con parole gergali che nulla hanno di entusiasmante, anzi. Il design dell’etichetta, sia pure molto lineare, semplice, pulito, non porta emozioni. Uno sfondo “puntinato” fa da base per le scritte in etichetta. Sull’apice dell’elaborato grafico troviamo un busto di donna in una dinamica da bollo in ceralacca, mentre sul collo della bottiglia troviamo un altro “bollino” dalle fattezze misteriose. Non un gran etichetta, quindi, in termini di eleganza ed espressività. Eppure si muove (la bollicina vende e piace).