L’Acca(h)demia Fonetica di un Vitigno Sconosciuto

Marketing comunicazione labels
Briccolina, Nascetta, Aldo Marenco.

Molto colore e tratti arlecchineschi nelle etichette dell’azienda che fa capo ad Aldo Marenco (cosa rappresentano quelle onde cromatiche? Le colline, probabilmente). Siamo in Piemonte e i nomi dei vini di questo produttore lo dichiarano apertamente: Parlapà, Surì e Bric (Dolcetto), Balìn e SansSulfì (Barbera), Dujan (il rosato). Espressioni dialettali che mantengono il focus nella regione di appartenenza. Positivo? Forse. Ma anche no. Occupiamoci comunque di questa “Briccolina”, non copiatamente dialettale, ma diciamo pure “gergale simpatico”. Ci ha incuriositi la scritta in etichetta (camuffata nei tratti illustrati) che dice (in inglese, altro che piemontese): “pronounced nas-ch-etta!”. Si sa infatti che il problema della Nascetta, antico vitigno bianco di quelle zone (siamo a Dogliani, come collocazione geografica), è la sua pronuncia. Fuori dallo Stato Sabaudo si usa la “sc” classica: “scivolata”. Ma i piemontesi Doc dicono invece “nas-cètta”. E il pubblico anglosassone (al quale sembra dedicato l’inciso linguistico)? Forse pronuncerebbe questo nome in modo ancora diverso, utilizzano impropriamente la “h” che l’etichetta ha voluto giocarsi per impartire la giusta intonazione. Qualche dubbio fonetico permane. Il problema di lettura anche. E non è poco per una tipologia di vino che vorrebbe farsi conoscere di più e nel modo giusto.