Lady Killer, Malvasia Nera, Castel di Salve.
Secondo il Cambridge Dictionary “Lady Killer” significa: “a sexually actractive man who has sexual relationship with many women”. Una delle vittime sembrerebbe essere la donna dal profilo romanico che appare in etichetta. Ma qualcosa non torna. Al centro dell’attenzione abbiamo un nome del vino che, al di là dei possibili significati, si esprime in inglese. L’illustrazione invece ci parla di storia, di antichità italica, forse Roma, forse Etruria (non abbiamo trovato chiari riferimenti o spiegazioni in rete). Il nome soprattutto stona: siamo in Puglia, vino rosso, tradizione, regionalità (il vitigno), classicità. Il tutto rappresentato da un nome in inglese, per di più forte, aggressivo, non solo per il significato della parole ma anche per quella “k” spigolosa che ferisce già in lettura. Il design, invece, è valido: pochi elementi, chiarezza, pulizia grafica, utilizzo di inchiostri luminescenti. L’etichetta crea attenzione. Ma lascia attòniti per quel nome. Non “appartiene” al tutto. Non si integra con il discorso. Diciamo che incide ma non convince.