Si tratta probabilmente di una operazione di export italico d’arrembaggio. Però è simpatico. Il mood, il modo insomma, il linguaggio parlato da questa etichetta. E’ un fumetto, dal tratto trotterellante come un vero cane da tartufi. Infatti il vino si chiama “Trifula” che in piemontese è il tartufo e in questo caso anche il nome del simpatico cane che occhieggia in etichetta. Vediamo la spiegazione dell’azienda che commercializza il prodotto: “Young, alternative, ironic. Trifula is a new range of wines from Piemonte DOC, to be discovered. Protagonist and testimonials: Trifula dog of the same name, shown on all labels and packaging. Trifula is a nice hybrid, derided by the “colleagues” because of race unable to find the precious Tuber magnatum pico Langhe. His courage and his great heart did not give up: Trifula fact will discover the largest and most prestigious white truffle ever found. Auctioned for 1 million dollars, make the favorite four-legged fun of the Langhe”. Insomma hanno costruito tutta una storia attorno a questo improbabile cane da trifola. Sull’etichetta si legge anche la scritta “The million dollar dog” a conferma del racconto sopra descritto. Quello che colpisce è questa commistione tra il dialetto e le tradizioni langarole e l’inglese cinematografico. Il risultato è certamente simpatico, parametrato al mercato al quale il prodotto si rivolge. Il disegno del fumetto ben realizzato, l’etichetta nel suo insieme risulta originale.