Grappoli Moderni in Terre Antiche


Branding marketing
Les Graves, 
Cabernet Franc,  Domaine Fabrice Gasnier.

Questa azienda vinicola ha deciso di caratterizzare tutte le proprie etichette (della linea base e di quella mediana) con un grappolo d’uva molto “contemporaneo”. Si potrebbe dire anche “geometrico”. Sicuramente moderno, stilizzato-azzardato per dei vini classici in terra d’oltralpe. Mentre la linea alta vede un’altrettanto insolita elaborazione cromatica di un tralcio di vite (qui a destra). Lo stile di queste illustrazioni è molto sterile, lineare, pragmatico, rastremato. Insomma tutt’altro che tradizionale e storico. Aleggia la volontà di rompere col passato. Di proporre una veste nuova per questi vini. Nonostante essi si collochino in una denominazione storica come Chinon. Che effetto fa? Un senso di modernità accelerata, di estremismo grafico, di sospensione cosmica. I disegni, sia pure molto “computerizzati”, sono di ottima realizzazione. Per cui il dubbio non è sulla qualità dell’elaborato, bensì sul suo effetto complessivo nelle dinamiche di comunicazione che ogni tipologia di etichetta si porta dietro. Si ha la sensazione che quel grappolo, quel tralcio, possano essere fatti di sostanze non organiche, che siano quindi un po’ artificiali, sintentici, plastici. Mentre il prodotto-vino, dentro la bottiglia, ha la necessità di presentarsi nel modo più naturale possibile, più genuino, più spontaneo, sia pure ottenuto con modalità tecnologiche all’avanguardia sia in vigna che in cantina. Un premio al coraggio, quindi, di queste originali etichette e un monito per quanto riguarda la possibile percezione di “lontananza” da parte dei clienti.