A Vento e Sole, Chianti Docg,
Podere Alberese.
Il vino è la poesia della terra, scriveva un noto e illuminato autore. E forse, opponendo il punto di vista, l’indole poetica aiuta a produrre buon vino. Nella filosofia produttiva e personale di questa giovane azienda che ha sede in Toscana, vicino a Siena, c’è molta poesia. Al punto di volerla proporre direttamente anche sulle etichette della propria gamma: questa in particolare sulla bottiglia del Chianti. Il vino si chiama “A Vento e Sole”, nome composito, fortemente evocativo. Semplice, se vogliamo, ma dotato di quel richiamo visivo che porta alla mente la campagna, la primavera, la purezza, la gioia della natura. E tutto questo funziona bene per richiamare l’attenzione sul vino (e l’attesa del calice). Nel sito del produttore troviamo altre poesie della medesima autrice, Adriana de Carvalho Masi, che in vario modo e in varie annate si sono avvicendate sulle etichette dell’azienda (che ha anche un agriturismo e una coltivazione di olive). Leggiamone una che si intitola proprio “al vento e al sole”: “Caleidoscopi di luce tra le foglie, verdi mani protese verso il cielo. Svettano i pampini in cerca di un sostegno sui verdi tralci. Piccoli fiori bianchi sul grappolo allungato, per ogni fiore un acino dorato, ogni pistillo un goccio di rubino, si preparano all’estate che li accresce. Il chicco della vigna sul grappolo compiuto si lascia rimirare. Bello e lucente, creato dalla terra, innalzato nell’aria al vento e al sole. Odoroso e sapiente di fragranza, di colore, di gusto e di profumo di terra di Toscana, eccomi a te. Io sono lo sposo onesto per il tuo bicchiere”. Quest’ultima frase merita attenzione e ripetizione: “io sono lo sposo onesto per il tuo bicchiere”. Vino che reclama di essere “semplicemente” onesto. Giusto. Vero. Sincero. E promette di non deludere una beva senza pretese, se non quella della gioiosa convivialità.