Dahlia, Barbera e Nebbiolo, L’Annunziata.
La Dalia (o Dahlia) è un fiore. Che annovera diverse specie e colori. Esprime delicatezza, armonia, gioia ed è il nome di questo blend di Barbera e Nebbiolo che nasce sulle colline di Costigliole d’Asti, il comune più vitato d’Italia per estensione, a 400mt di altitudine. L’azienda, che si chiama “L’Annunziata”, dal nome della frazione dove si trova la cantina, agisce in regime Biologico e Biodinamico. Ma torniamo a questo vino e alla sua etichetta. Leggiamo il nome, in carattere graziato-stilografico, tratto sottile, forse troppo, ma in linea con la “gentilezza” dell’insieme. Una donna, ballerina, madama, contessa e perché no, contadina, di spalle, indossa una gonna che esprime tutta la dolcezza di un fiore, la fragranza del suo profumo, la leggiadria di stoffe preziose, ma assistiamo anche alla naturalità di una posa spontanea, sognante. In basso, alla base dell’etichetta, il nome dell’azienda. Da notare il tipo particolare di carta: potremmo definirla “martellata”, tecnicamente si dice goffrata, che fa risaltare un certo spessore, una consistenza volumetrica in rilievo, una porosità che esprime materia, concentrazione, qualità. Ne deriva, alla vista, la voglia di toccarla, di apprezzare con i polpastrelli la sua densità. Di percepire la fine e al tempo stesso genuina tessitura. Il vino contiene la “rude” Barbera e il nobile Nebbiolo. Il tutto rastremato e ingentilito da questi toni femminili ed estatici. Apprezzabile quindi il mood comunicativo del packaging.