Ma Petite République, Merlot e CabFranc, Paul Carille.
Se non sono matti non li vogliamo. O meglio: il vino buono lo producono i folli. Accezione portata in auge dalla Apple di Steve Jobs in un celebre spot televisivo. Ed eccone uno di quelli, francese, che esercita le sue pazzie vinicole nella zona di Bordeaux e precisamente a Saint Michel de Fronsac. Ma l’estro creativo si vede anche nel packaging anzi, si vede prima proprio nell’etichetta. Innanzitutto questo vignaiolo (piccola produzione, solo 0,4 ha di vigna per questo vino) ha chiamato la propria azienda (e il vino, 50% Merlot e 50% Cabernet Franc) “Ma petite république”, proclamando la sua piccola e personale repubblica proprio lì, in quella vigna. Il nome è grandioso, altro che piccolo. Si percepiscono, in ordine sparso, appartenenza, orgoglio, padronanza della materia, storia, tradizione, competenza e al tempo stesso quella umiltà contadina di chi sa di fare le cose per bene. E il visual dell’etichetta? Originale, sorprendente, trasgressivo ma elegante: i colori della bandiera francese, riuniti in cerchio nella modalità tipica delle insegne dell’aeronautica, sconfinano dal rosso, il colore esterno, con delle sagome che rappresentano il lavoro e il territorio: un cavallo, un calice, una chiesa, delle croci (la piccola vigna è in paese, proprio tra la chiesa e il suo cimitero e la scuola pubblica e il municipio). Genial Monsieur Carille! P.S.: ci scusiamo per la qualità non eccelsa della foto, ma questo vino è davvero una rarità e non si trovano molte documentazioni fotografiche in merito.