Biancopiglio, Rossobrillo e Neromagno, Emilio Sciacca.
Non ci sono dubbi, i nomi di questi tre vini siciliani sono originali e accattivanti. Forse non immediatamente memorabili, ma certamente fuori dal comune e già solo per questo, degni di nota. Ed ecco “Biancopiglio”, un Etna Bianco Doc composto da Carricante, Catarratto, Grecanico Dorato e Coda di Volpe, poi “Rossobrillo”, un Etna Rosso Doc composto da Nerello Mascalese in prevalenza e da Nerello Cappuccio, quindi “Neromagno” (idem). Come scrive il produttore, Emilio Sciacca, nel proprio sito internet: “...i vini prendono il nome dai nostri gnomi, gli spiriti benevoli protettori delle nostre vigne. Essi si vestono con abiti colorati, sono burloni e se indossano un cappello diventano invisibili. Sono proprio loro che nel 2018 ci hanno “aiutato” nella nostra prima vendemmia”. Su ognuna di queste etichette viene infatti raffigurato un allegro personaggio al cospetto di tralci di vite, il tutto davvero ben disegnato, con uno stile a fumetti che conquista e genera buonumore. Da notare anche il logo dell’azienda, nella parte superiore dell’etichetta, con il nome del titolare e una riuscita iconografia che rappresenta l’Etna, dalle viscere alle sue manifestazioni magmatiche. E infine la scritta “Wine Human Nature Etna” sul collo delle bottiglie a sancire una produzione bio e un’attenzione al territorio e alla tipicità. Insomma ci sono delle idee e vengono ben comunicate.