Ippocampo, Verdicchio dei Colli di Jesi, Fattoria Lucesole.
Questa piccola azienda agricola marchigiana, che produce anche olio d’oliva e che si presenta al pubblico anche come agriturismo, per i propri vini ha messo in commercio una serie di etichette molto attenzionali, tutte in bianco e nero, dove la semplicità degli elementi prevale sulla complessità del racconto. Prendiamo come esempio l’etichetta del Verdicchio dei Colli di Jesi, vino di costa, nel senso che si abbina abitualmente a piatti di mare. Nel design in questione, a dimostrazione della vicinanza fisica e concettuale col Mare Adriatico, viene citato e mostrato un ippocampo: nome del vino e texture della grafica. L’ippocampo, detto anche cavalluccio marino, è un piccolo pesce (viene categorizzato così) dall’aspetto davvero curioso. Si chiama in questo modo per via della testa, somigliante a quella di un cavallo. Ippocampo, per dovere di cronaca semantica, è anche una parte del cervello umano situata nella zona mediana del lobo temporale. In questo caso la parte cerebrale ricorda, per la forma, un cavalluccio marino. Tutto torna. Noi invece torniamo volentieri all’etichetta: una schiera di cavallucci marini fa da sfondo, dove campeggia il nome del vino e le altre diciture commerciali e di legge. Nota curiosa, uno solo dei cavallucci marini è posizionato in orizzontale, tutti gli altri si trovano nella consueta posizione verticale. Da notare anche, alla base, il nome dell’azienda, Fattoria Lucesole (molto evocativo), scritto con un carattere fanciullesco e seguito da altre due parole: Quieto Vivere, quasi un mantra, di quelli che affermano subito un contesto positivo. Diciamo quindi che in poche mosse questa etichetta riesce a farsi notare e a fornire sensazioni legate alla naturalità e alla genuinità della proposta.