Revolution, Cuvée Spumante, Hlebec.
Davvero rivoluzionario questo vino, quanto meno per chi è abituato ai soliti vitigni da Champagne. Si tratta di bollicine, certo, ma prodotte in prevalenza con il Furmint, molto noto in Ungheria, anche se di fatto siamo in Slovenia, a nord-est, in un angolo di terra tra Austria, Ungheria e Croazia. La rivoluzione viene compiuta anche in etichetta con il nome propriamente detto e il gioco di parole (e di grafica) che si porta dietro: leggendo al contrario una parte del nome viene evidenziata (in rosso) la parola “love”. Non a caso il titolare dell’azienda, Milan Hlebec, definisce questo spumante come “il vino dell’amore”. Il packaging è spartano e non per questo meno attenzionale. Il nome del vino viene scritto con un carattere molto incisivo, squadrato, ben leggibile. Il gioco di parole è inequivocabile grazie al colore rosso delle lettere, la stella sopra al nome riporta a qualche reminiscenza del regime sovietico del secolo scorso. Alla base vediamo scritto in oro il nome dell’azienda. Tra le righe, in piccolo, leggiamo “Special Sparkling Cuvée”, una modalità nobilitante che risolve l’imbarazzo tra rifermentato, metodo Martinotti o Classico che sia (di fatto non viene dichiarato, stiamo indagando). Che dire? L’etichetta è coraggiosa, con personalità e un tocco di creatività. Promossi.