Questa giovane azienda vinicola siciliana, con sede a Noto, in contrada Buonivini (nomen omen!), ha creato una serie di etichette davvero originali, prendiamo come esempio quella del Moscato (il vino si chiama “Mamà”): raffigura una donna di bastoni che richiama le carte da gioco. Si tratta di una versione ristilizzata con un tratto moderno e originale caratterizzato da colori molto schietti, da uno stile illustrativo lineare, con semplicità e buon gusto. Il titolare e winemaker è Carlo Rampulla che ci spiega alcune scelte creative relative a questo packaging: “Ho scelto il nome Mamà in memoria di mia madre, scomparsa prematuramente nel 2012. Se oggi questa azienda è viva e virtuosa lo devo anche a lei per la sua tenacia, propositività, intuizione e dedizione. La donna di bastoni rappresenta “la confidente”, colei che dispensa consigli saggi e ha un grande senso pratico. Significa bontà, prudenza, saggezza, maturità. Indica una donna di affari, che detiene il controllo, autoritaria, di buon senso e sincera, di carattere forte, che non si lascia influenzare, una donna di cui ci si può fidare”. Va aggiunto che ogni carta da gioco scelta per le etichette di questa azienda ha un proprio significato. “Nirìa” è il Nero d’Avola con la figura del Re di Bastoni, in omaggio al trisavolo Andrea Bartolo (in dialetto “Nirìa” sarebbe Andrea), poi abbiamo “Don Lollo”, vitigno Grillo, con la carta Cavallo (Fante) di Spade che simboleggia un giovane dal carattere irruente, proprio come l’omonimo personaggio pirandelliano. Quindi il passito Donna Rosa (il segno è l’oro) dedicato alla figlia del fondatore (e nonna dell’attuale conduttore). Curioso anche il nome dell’azienda, “Sissiri”, riconducibile al nomignolo locale con il quale la famiglia viene distinta da altri nuclei col medesimo cognome. In generale le etichette hanno un carattere molto riconoscibile: accomunate da un concetto trasversale, si fanno notare bene e rappresentano qualcosa di nuovo e di particolare nel panorama delle etichette nostrane.