Enosis è un centro di ricerca che si trova a Fubine, in provincia di Alessandria, capitanato da un celebre enologo, Donato Lanati. Le attività spaziano dall’agronomia all’enologia sperimentale vera e propria. E questo vino è proprio un esperimento se si considera che “contiene” ben 36 vitigni diversi. Ma la particolarità più grande riguarda il suo nome e in generale la sua etichetta, come ben spiegato nel sito del suo creatore: “…per una produzione speciale, occorreva un nome altrettanto speciale. Tutto è partito dall’esclamazione del nipotino di un bravo produttore abruzzese il quale, vedendo la grande scultura di legno del burattino di Collodi, sistemata all’ingresso di Enosis, dopo averla indicata, anziché nominarla Pinocchio, disse: “Pisopo”. Quel nomignolo mi colpì e, subito, mi prefigurai il nome stampato sull’etichetta del nostro vino. I Pinocchi disegnati sull’etichetta sono, intenzionalmente, due in quanto, nella costruzione della frase linguistica italiana e inglese, due negazioni possono esprimere una verità. Ecco la metafora: due Pinocchi (bugia-negazione) esprimono la nostra verità enologica. La storia di Pinocchio, inoltre, mi ha sempre affascinato, per via del Grillo Parlante, immagine della coscienza, impossibile da ignorare. Il vino migliore lo avevamo, l’etichetta originale anche e… Pisopo fu! La magia di una favola tutta monferrina”. Cosa aggiungere? Che il design oltre ad essere significativo è anche impattante, attira l’attenzione, genera anche simpatia. Inoltre sembra che il vino in questione non sia in vendita. La qual cosa rende tutta la storia ancora più intrigante.