Il Lambrusco Giusto per Raggiungere il Settimo Cielo

Settimocielo, Rosé Metodo Classico, 
Cantina Settecani.

Abbiamo qui un valido esempio di come i nomi possano fornire “risultati” diversi. Nel bene e nel male. Partiamo dal nome della cantina che si chiama “Settecani”. Già non parte bene, non suona in modo positivo, non è suadente. Scopriamo quindi l’origine e il significato di questo nome direttamente dal sito del produttore: “Il nome della nostra cantina deriva dalla località Settecani, frazione di Castelvetro di Modena, cuore del territorio di produzione del Lambrusco Grasparossa. Il toponimo risale addirittura al XII secolo e una leggenda ne racconta le origini. Si narra che un giorno sette uomini intenti al lavoro si siano lasciati andare a esclamazioni blasfeme di fronte al passaggio di una processione religiosa. La punizione divina per questo comportamento fu quella di essere trasformati in cani. A ricordare questa leggenda, sull’antica facciata della cantina sono scolpiti i musi di sette cagnolini”. Che a simbolo (marchio) dell’azienda venga eletto un episodio certamente non virtuoso, tutto sommato volgare, da violenza verbale, lascia un po’ perplessi. In compensazione troviamo su questa bottiglia uno dei nomi (del vino) più belli tra quelli pubblicati in questa raccolta: “Settimocielo”, scritto così, in parola unica, ma inerente all’affermazione “essere al settimo cielo”, cioè essere allegri, contenti, gioiosi. L’origine di questa espressione viene ricondotta alla visione dantesca: secondo il sistema cosmologico aristotelico-tolemaico la Terra, al centro dell’universo, è circondata da 9 cieli cioè dai primi sette, Luna, Mercurio, Venere, Sole, Marte, Giove, Saturno e quindi dall’ottavo (il resto di tutte le stelle), dal nono (cielo cristallino senza stelle) e infine dal decimo dove alberga Dio. Di questi 10 cieli solo i primi 7 risultavano accessibili all’uomo, ecco perché il settimo rappresenta il più alto livello di raggiungimento della gioia celeste. Bella anche la grafica dell’etichetta, molto semplice ma elegante, con il nome del vino sovrastato da un firmamento planetario e null’altro se non le diciture relative alla tipologia di prodotto.