Per le Etichette Serve una Certa Inclinazione

Poggiogirato, Sangiovese di Romagna, Poggio della Dogana.

Dal sito del produttore: “Poggiogirato, Romagna Sangiovese Superiore Riserva DOC, è un vino biologico prodotto a Castrocaro Terme in località “le Volture” da vigneti di Sangiovese (vari cloni) di 15 anni di età con 5000 piante per ettaro, allevate a cordone speronato e dislocati a quota 200 metri slm. La resa per ettaro è di 5.000 kg/ettaro, ossia 1 kg per pianta”. Detto questo passiamo al nome, composto ma interessante: “Poggiogirato prende il nome dalla disposizione dei vigneti con i filari allineati a girapoggio, ossia ortogonalmente alla linea di massima pendenza”. Fin qui tutto bene. Passando però ad una analisi della grafica dell’etichetta sovvengono alcune considerazioni non del tutto positive. L’inclinazione degli elementi: forse il produttore voleva alludere al “giramento” delle vigne. Graficamente non risulta molto piacevole. Inoltre l’estrema semplicità (che in questo caso è semplificazione non valorizzante) del packaging non consente di attribuire una valore percettivo al prodotto che di per sé è di rilievo, essendo un Sangiovese Superiore Riserva. Il nome dell’azienda è: Poggio della Dogana, ribadito in etichetta in alto in corsivo e in basso a sinistra in forma di logo. Rivedibile.