Oggi parliamo di un vino siciliano, prodotto dall’azienda “Pianogrillo Farm” (così si trova scritto nel sito internet) che sull’etichetta diventa Baroni di Pianogrillo e anche (alla base) Agricola Pianogrillo s.r.l., insomma un po’ di confusione, alimentata vieppiù dalla firma in corsivo di “Lorenzo Piccione di Pianogrillo” (ultimo discendente dei Baroni). Quello che vogliamo sottolineare è il nome di questo vino, “Flâneur”, un Grillo in purezza, prodotto nella zona di Modica (Sicilia sud-orientale). Si tratta di un nome davvero particolare: prendendo spunto da Wikipedia ecco la sua spiegazione… “è un termine francese, reso celebre dal poeta Charles Baudelaire che indica un soggetto che vaga oziosamente per le vie cittadine, senza fretta, sperimentando e provando emozioni nell'osservare il paesaggio. La parola non possiede un'esatta corrispondenza in italiano, tuttavia la locuzione "andare a zonzo" rende bene l'idea dell'azione”. Baudelaire coniò questo termine in riferimento soprattutto a Parigi, infatti… “la flânerie (il bighellonare/passeggiare/vagare) è associata a Parigi e con quel tipo di ambiente, che lascia spazio all'esplorazione non affrettata e libera da programmi. Il flâneur è tipicamente molto consapevole del suo comportamento pigro e privo di urgenza: per esemplificare questa sua caratteristica umorale, era descritto come "uno che porta al guinzaglio delle tartarughe lungo le vie di Parigi". Del resto l’etichetta in questione, graficamente, si distingue per essere ordinata e lineare e per fornire una serie di informazioni che di solito vengono trascurate, come il tipo di coltivazione (alberello) la quota dove si trovano le vigne, il numero del mappale, il numero delle bottiglie prodotte. Molto bene. Un influsso francese in terra siciliana. Storicamente ci può stare.