Valdé, Verdicchio e Trebbiano, Oppeddentro.
L’etichetta di questo Bianco delle Marche, che nasce tra Cupramontana e Maiolati Spontini, ci mostra un’etichetta inconsueta, per quanto riguarda alcuni elementi. La parte illustrata attiene a una certa arte contemporanea a macchie che potrebbe descrivere allegoricamente il paesaggio dei luoghi. Osservando l’elaborato da vicino, il materiale che è stato dipinto potrebbe essere anche un muro. Il risultato, molto grezzo, è puramente decorativo. Ma appena analizziamo il packaging nella sua interezza scopriamo che in alto c’è la scritta “vini con pazienza” (precisazione non da poco). Poi vediamo il curioso nome dell’azienda, “Oppeddentro”, che nasce dalla parlata locale: quando i locali si recano nel centro storico della cittadina dove ha sede l’azienda, dicono “vado oppeddentro”. Anche il nome del paese ha una sua “etimologia”: Magnolati, secondo l’antica dicitura bizantina, e Spontini in onore del compositore Gaspare Spontini che allietò le genti con la sua musica tra il XVIII e il XIX secolo. Sotto al nome del produttore (che per errore potrebbe sembrare il nome del vino) leggiamo “nelle mura di Maiolati Spontini”, che con orgoglio manifesta la presenza della cantina (in uno storico sito di pigiatura) proprio dentro al borgo. Il nome del vino viene relegato a sinistra, in verticale (si scorge appena, in questa riproduzione) e corrisponde a “Valdè”. Ignoriamo il suo significato preciso non avendo trovato traccia di una descrizione nel sito del produttore. Per la cronaca questo viticoltore (il titolare è Andrea Piccioni) aderisce al circuito Vinnatur.