Spesso il vino si colloca filosoficamente e commercialmente tra il sacro e il profano, questo si sa. Così come le etichette si ricavano uno spazio tra il classico e il moderno. Un piede nel passato e nelle zolle, e uno nel design e nelle tecnologie che guardano avanti. Questo Greco senza nome di un ottimo produttore campano (si chiama semplicemente Greco) si presenta con velleità antiche (la scritta e il "significato" di Greco) e al tempo stesso moderne: la parte visual somiglia a certe opere di arte moderna. Il risultato è comunque pulito, franco, diretto, con una sua eleganza. In questo e in molti altri casi si possono comprendere bene gli imbarazzi dei produttori nella scelta tra antico e moderno: chi rimante attaccato al passato, e chi, a volte, si lancia troppo avanti nel "futuro". Non sono scelte facili.