Tesoro, Gamay e Merlot, Esterházy.
Un
nome che fa l'occhiolino (anche graficamente) all'Italia se è vero che
all'estero è destinato a risuonare come un moda. Sono quelle parole che nei
paesi stranieri riescono a identificare un certo modo di vivere all'italiana.
Comunque bello, pregnante, breve, pronunicabile, memorabile. E anche
l'etichetta si difende bene con una propria dignita elegante e qualche
particolare di pregio, come la corona dorata in alto a destra e quel baffo che
somiglia a un sorriso al centro. Semplicità che si erge a protagonista,
soprattutto su scaffali anonimi e senza guizzi creativi.