Questo curioso nome risulta essere relativo a una particolare tecnica costruttiva (di una volta) per muri a secco, in questo caso in terra battuta. Si tratta di una modalità "antica" che, riproposto in una parte della cantina del produttore, vuole rappresentare la volontà di rimanere nella tradizione, sia pure rivolgendo lo sguardo verso il futuro (alle nuove tecnologie). Il concetto è importante, condivisibile, coerente, soprattutto per una azienda biodinamica come quella in questione. Ma c'è un "ma". Pisè, fuori dalla ristretta zona dove la popolazione locale (forse) sa cosa significa, potrebbe portare ad altre interpretazioni: piselli, pisarei, pisolini... Tra l'altro, sull'etichetta, scura, spicca un uccello in oro su vegetazione al tratto e, decisamente troppo in evidenza, il nome aziendale "La Raia" che cannibalizza il resto con un peso visivo esagerato.