Ebbene sì, non sappiamo perché l'hanno fatto, ma è così. Il Lambrusco varietà Maestri vanto dell'azienda Ariola (che non esita a definirlo "il miglior bollicine rosso del mondo", ma si trova facilmente nella GDO) si chiama Marcello. Ora, potrebbe anche essere il nome del "fondatore" o del titolare chissà, ma c'è un ma. Chiamare un vino con un nome proprio di persona non è esattamente una scelta di comunicazione velleitaria, al contrario rischia di rimanere nei confini della "provincia" pur volendo aspirare anche a mercati nazionali o esteri. Sarebbe un po' come chiamare un cotechino "Luigi". Ma forse nel caso del cotechino potrebbe anche essere. E cosa dire dell'amico di Marcello, Sergio? Il prosecco dell'azienda Mionetto... L'ideale è invitarli entrambi a cena: prima Sergio, all'aperitivo e poi Marcello per gli antipasti di salumi... e dopo qualche bicchiere, come hai detto che ti chiami?