Lot 96, Petite Sirah, Foppiano.
Certe etichette danno i numeri... del lot. Capita spesso di vedere grandi cifre sulle etichette estere e italiane. Vengono così tracciate, celebrate, sottolineate le "mappature" dei vigneti. È un modo di affermare la territorialità, sicuramente, ma è una modalità non molto creativa e che rischia anche di risultare, in fin dei conti, anonima. Perché alla fine il consumatore fa confusione, con i numeri. Il sospetto è che i produttori in mancanza di storie, di "colonne" territoriali vere, e soprattutto in mancanza di fantasia, ricorrano, o meglio, rimedino, con i numeri dei mappali, o degli anni di coltivazione, o delle botti, o comunque enumerando qualcosa di relativo (appunto: relativo) all'attività vitivinicola. Il caso qui esposto è solo un esempio di come un numero può diventare nome, o cercare di farlo, e comunque essere protagonista di un'etichetta. Graficamente qui abbiamo anche un'idea carina e coinvolgente (il 9 che aggancia il 6), ben realizzata, originale e moderna (con una foto "antica" sullo sfondo: ottima contrapposizione), ma pur sempre con quel 96 assoluto protagonista. La matematiche non è un'opinione, ma i nomi ben riusciti sono su un'altro pianeta.