L'Incanto, Bolgheri Superiore,
Tenuta dell'Ornellaia.
Tenuta dell'Ornellaia.
Atteso ogni anno da molti appassionati di vino, il Bolgheri dell'Ornellaia, dal 2009 viene celebrato dall'azienda con edizioni speciali di bottiglia ed etichetta. Così è avvenuto per questa edizione 2012 in uscita nel 2015. Si tratta di elaborazioni che vengono affidate ad artisti "di grido" di livello internazionale. Questa volta è toccato allo svizzero John Armleder che nella circostanza dichiara: “Quando ho assaggiato Ornellaia 2012 sono stato come catapultato in un’atmosfera sognante. Con la mia opera ho voluto ricreare l’emozione che ho provato in quel momento, fermandola nel tempo”. Nasce così l'idea di coprire la sommità di alcune magnum con una colatura di vetro per "fermare (e firmare) l'attimo". Per quanto riguarda le bottiglie "normali", l'artista ha pensato di rappresentare la
scultura (di vetro) con uno "splash" color del vino. Ed ecco, su carta, una macchia, come di getto, al centro dell'etichetta. L'artista a tal propostio dichiara: "Sulle etichette ho scelto di rappresentare quello splash che ricorre in molti dei miei dipinti, e non ho resistito all’idea di riempire la sagoma con questa tonalità purpurea”. Il nome destinato a questa edizione di Ornellaia è "L'Incanto", che ben si sposa con il prestigio dell'azienda e con il magico territorio che la ospita in maremma. Nome che non collima molto con lo "splash" d'artista, a dire il vero. E forse (e anche) viceversa. Il risultato potrebbe evidenziare (limitatamente ad un numero chiuso di etichette) una certa dicotomia, certamente "sdoganabile" grazie alle dovute concessioni all'arte contemporanea e all'estro, liberamente espresso, dell'artista.
scultura (di vetro) con uno "splash" color del vino. Ed ecco, su carta, una macchia, come di getto, al centro dell'etichetta. L'artista a tal propostio dichiara: "Sulle etichette ho scelto di rappresentare quello splash che ricorre in molti dei miei dipinti, e non ho resistito all’idea di riempire la sagoma con questa tonalità purpurea”. Il nome destinato a questa edizione di Ornellaia è "L'Incanto", che ben si sposa con il prestigio dell'azienda e con il magico territorio che la ospita in maremma. Nome che non collima molto con lo "splash" d'artista, a dire il vero. E forse (e anche) viceversa. Il risultato potrebbe evidenziare (limitatamente ad un numero chiuso di etichette) una certa dicotomia, certamente "sdoganabile" grazie alle dovute concessioni all'arte contemporanea e all'estro, liberamente espresso, dell'artista.