Il Naming? A Volte è un Vero Capolavoro!

bottiglia vino etichette packagingCapolavoro, linea vini,
Alvise Amistani Guarda.

grafica comunicazione marketing brandUna cantina di Valdobbiadene, che produce e commercializza una lunga serie di vini con un approccio commerciale molto avanzato, ha deciso di "superare" il nome di famiglia, nome e cognome del fondatore et similia, con un nome di marca a tutti gli effetti. Ed ecco che a un certo punto della storia di questa cantina, Alvise Amistani Guarda affianca al proprio nome e cognome un nuovo naming che di fatto, anche otticamente, prende il sopravvento nella comunicazione aziendale. Questo nome è "Capolavoro". Si tratta in effetti di un piccolo, semplice, diretto se vogliamo, capolavoro. Questo nome di marca, anche se non approfondito, non concettualizzato, lo vedremo dopo, trasmette subito il suo significato carismatico. Anzi due: quello derivante dal significato stesso della parola "un lavoro fatto bene, ad arte" e quello derivante dalla tradizione contadina dove il "capo del lavoro" era persona capace, dotata di autorità, in grado di guidare e organizzare il lavoro. La concettualizzazione data dell'azienda è più ampia e filosofica, eccone un accenno: "Appartenenza. Questo è il concetto di territorialità da cui l'idea ha preso via via corpo ed identità. Ed è proprio il senso di appartenenza, ad un territorio, ai suoi prodotti, alle sue genti, che ci ha spinto a creare, anzi a ricreare sapori oramai andati perduti..." E via via enunciando prodotti, a partire dai vini, che rispettano tradizioni e cultura locali. Diciamo che si tratta in generale di un buon esempio di "rinnovamento" dell'immagine che vuole uscire dalle logiche dei nomi famigliari e da quelli toponomastici locali, per esplorare aree di comunicazione più aperte e certamente anche più concrete ed efficaci.