È famosa l'azienda in questione, soprattutto per via di quel nome conosciuto, Riccardo Cotarella, enologo di spicco nel mondo del vino italiano. La famiglia gestisce l'azienda con successo e propone molti vini in gamma. Tra questi ha attirato la nostra attenzione un Sagrantino in purezza che si chiama "RC2". Ci ha ricordato subito certi naming che alludono all'assenza della SO2 (solfiti) citandola per negarne la presenza o all'Anidride Carbonica, CO2, molesta (ma non nociva) quando residua nei vini e in generale ad una formula chimica. La loghizzazione del nome è particolare, graziata e "specchiata", e ha ragion d'essere nella sua stessa spiegazione (vediamo prima quella del produttore, presente nel sito internet): "con questo Sagrantino di Montefalco, prodotto per la prima volta con l’annata 2006, Riccardo Cotarella ha salutato la nascita del suo primo nipote Riccardo Chiasso. Le lettere R e C, iniziali del nome e del cognome di entrambi, hanno ispirato l’originale monogramma RC2". Ed ecco rivelato il doppio significato del nome. Una sigla. Le iniziali di nome e cognome "x2". Non si discute il fattore affettivo, ma il nome risulta piuttosto sincopato, monco, sterile, non tanto emozionale se non apprendendo l'amorevole legame tra nonno e nipote. Il logo sdogana in parte questo monogrammatico nome con una lavorazione, come detto prima, arcaica, artistica, araldica, riccioluta e appunto speculare, che infine incuriosice. Bello il racconto del vino in etichetta, forse anche troppo lungo per una lettura snella, d'impatto, da scaffale, che potrebbe invece avvenire con calma a tavola nel post-prandiale.