Arte, Orchi, Dame, Cavalieri, Vini e Territori

packaging grafica etichette vinoFiano di Avellino, La Casa dell'Orco.

Nome dell'azienda, nome del vino, nome del territorio di provenienza e, come vedremo tra breve, anche sintesi di una narrazione tra leggenda e storia (si sa che spesso la storia è proprio fatta di "storie"). L'accezione di cui parliamo in questo articolo è "La Casa dell'Orco" che caratterizza tutta le produzione di questa azienda irpina con sede a Pratola Serra (Avellino). Nella gamma dei vini di questo produttore troviamo, oltre al Fiano di Avellino riportato in alto a sinistra, anche un Greco di Tufo, un Taurasi, una Falanghina del Sannio e una Coda di Volpe e un Aglianico. Interessante anche se un po' confuso il racconto che riguarda il nome in questione: "Il nome dell'azienda trae origine dall'omonima località sita nelle campagne della frazione San Michele, tra Pratola Serra e Montefalcione, dove è ancora possibile ammirare, in prossimità di uno dei nostri vigneti, un maestoso monumento megalitico costituito da tre pietre alte circa cinque metri e larghe due, infisse nel terreno una accanto all'altra secondo una disposizione denominata dagli archeologi "menhir alignment". Colpita dal fascino del luogo, la scrittrice lucana Maria Padula, nota anche per la sua pregevole produzione pittorica, vi ambientò un breve e suggestivo racconto in cui narrava di come Silpa, pastore irpino, liberasse gli abitanti della zona dalla sanguinaria ferocia di Cronopa, l'Orco".
comunicazione naming packaging marketing
La Casa dell'Orco quindi è rimasta come indicazione di qualcosa che fu, un aneddoto fiabesco, o forse chissà, una storia con un fondo di verità. Le etichette di questo produttore, non male dal punto di vista del'impaginazione e del design, riportano tutte una bella illustrazione a colori che ritrae una dama a un cavaliere in atteggiamento amoroso. Il logo, molto moderno, di sintesi, conferma il racconto riportato qui sopra, raffigurando tre monoliti eletti a simbolo dell'azienda.