Davvero semplice e immediata questa etichetta di un piccolo produttore dell'Alto Piemonte. Il vino è un cugino di Barolo e Barbaresco (e di Gattinara e Ghemme) in quanto a base Nebbiolo, ma qui con aggiunta di Vespolina. Interessante il logo, un tratto trilobato di sintesi, che comprende la dicitura "sole, terra, tradizione". Ma come spesso accade in questo blog è stato il nome del vino ad attrarre la nostra attenzione, con quella "n" rovesciata che fa un po' vezzo, un po' "furto di attenzione". Vediamo cosa dice il produttore: "...le nostre vigne giacciono su quei terreni che nonno “Barton” per primo impiantò quasi un secolo fa, insegnandoci quell’amore per il territorio e per la qualità della vita che oggi contraddistingue la nostra famiglia e, di conseguenza, la nostra azienda... i preziosi insegnamenti dei nostri vecchi vengono integrati con le conoscenze tecniche innovative acquisite in anni di studio e di appassionato lavoro nel settore vitivinicolo. Dal connubio di Sole, Terra e Tradizione nasce l’ambizione del nostro progetto di lavoro e di vita, basato essenzialmente sulla ricerca della qualità...". In particolare ci hanno colpito le parole di nonno Barton, sempre riportate dal sito web dell'azienda: “Quando non sai cosa fare, vai in vigna... lì c'è sempre qualcosa da fare!”. Il titolare aggunge: "Non avrei mai immaginato, da bambino, sentendo ripetere così tante volte questa frase dal nonno, che sarebbe diventata uno dei suoi grandi insegnamenti, uno dei cardini della mia filosofia di lavoro e di vita". Una piccola grande storia, insomma, che è stata "incisa" nell'etichetta di questo vino. E che merita di essere raccontata. P.S.: anche gli altri nomi della gamma di Boniperti meritano di essere citati: Carlin (Nebbiolo in purezza), Favolalunga (Vespolina in purezza), Barblin (Barbera in purezza), Rosadisera (rosato da Nebbiolo).