Il Barolo Mascherato

marketing comunicazione brandingR.G. (Revello Giacomo), Barolo, Carlo Revello.

Misterico più che misterioso il logo aziendale di Carlo Revello, eletto anche a simbolo e illustrazione preminente delle etichette dei vini di questo produttore di La Morra, nelle Langhe. Come si può vedere si tratta di un "mascherone dionisiaco", oppure se vogliamo di un "fauno caprino con grappoli", o ancora, forse di un "sileno un po' alieno". Insomma le interpretazioni possono susseguirsi in modo soggettivo quanto si vuole, sta di fatto che il risultato di questo accrocchio di uva, foglie di vite, corna, occhi e bocca, è abbastanza spaventoso. Cioè poco rassicurante, tra il minaccioso e il diabolico, incute quindi un certo distacco, non mette a proprio agio l'interlocutore. I tratti dell'illustrazione sono moderni, piuttosto semplici nella realizzazione, se non fosse per le diverse sfumature di grigio che rendono un po' di profondità ma senza dovizia tecnica né artistica. Lo cataloghiamo tra gli enigmi di questa nostra Italia del design che, soprattutto nelle zone storiche come quelle del Barolo, non trova pace tra la tradizione e l'innovazione. Enigmatico anche l'utilizzo come nome del vino di due lettere, una sigla, di fatto il nome e cognome (anzi, discutibilmente prima il cognome poi il nome) di un avo, crediamo per questioni di eredità e spartizione di vigneti e proprietà. Ma anche queste due lettere non aiutano a semplificare e a rassicurare.